BACAS è un centro di cultura, arti e scienze, fondato a brooklyn, e con sede nel parco nazionale del cilento, vallo di diano e alburni nel sud italia - un patrimonio mondiale dell'unesco - e nella storica valle dell'hudson nello stato di new york. bacas si propone di incoraggiare e sostenere collaborazioni interdisciplinari tra artisti e studiosi di tutto il mondo,

e in diverse fasi della loro carriera. è inoltre nostro intento approfondire il dialogo artistico e culturale tra america e italia nella cornice meno conosciuta del sud italia. offriamo residenze a lungo e breve termine, borse di studio, laboratori e simposi ad artisti e studiosi. crediamo che artisti e studiosi affermati possano ispirare attivamente la produzione artistica e culturale di coloro che devono ancora emergere nel loro campo, e pertanto è intento principale di bacas quello di favorire uno scambio continuo di energie creative attraverso un progetto multi-disciplinare che sostenga artisti e studiosi in diverse fasi della loro carriera, nella creazione del proprio lavoro.

bacas ospita i suoi artisti e studiosi in-sede in diversi paesi collinari della nostra valle. nella cornice di contesti che vantano non solo profonde radici storiche e artistiche, ma anche bellezze naturali uniche, i nostri residenti possono lavorare indisturbati, sia che scelgano di farlo in solitaria o in collaborazione con altri artisti e studiosi, per creare opere d’arte e d’intelletto senza tempo. confidiamo in uno scambio e un arricchimento reciproco anche fra i nostri ospiti e le comunità locali.


”Proprio per questo il ruolo della cultura oggi è politico più che mai. Chi si occupa di pianificare progettazione culturale ha un compito enorme perché crea quegli strumenti, quelle condizioni e relazioni necessarie a organizzare il dissenso contro chi strumentalizza le paure. Ci sarà sempre un politico che sputa sul fuoco e arriverà al consenso prima, ma sul territorio gli agenti culturali impegnati a coinvolgere e a contrastare i costruttori di muri giocheranno la carta del cambiamento."

Michela Murgia